Utilizzando le più recenti tecniche di produzione additiva e scansione 3D, i modelli per i vasi storici sono stati prodotti in modo rapido ed economico.
La storia
Fundidora Morelia (FM) è una fonderia di acciaio a conduzione familiare che vanta più di 40 anni di esperienza nella fusione di leghe ferrose. Proveedora de Servicios y Suministros Industriales (PSSI) è una nuova impresa che fa parte di FM, fondata nel 2016. FM e PSSI utilizzano diverse stampanti 3D, tra cui una stampante 3D Titan Robotics® Atlas®, router CNC, scansione laser 3D, modellazione CAD e le più moderne tecniche di test per creare modelli di alta qualità.
La piccola città di Cochuco, situata nello Stato di Michoacán, in Messico, è nota per la sua storia e per l’artigianato, dove artigiani locali producono soprattutto vasi giganti di argilla a mano.
“In qualità di famiglia originaria di Michoacán e di azienda con sede a Morelia, siamo molto orgogliosi della nostra cultura e delle nostre tradizioni, e abbiamo voluto rendere omaggio ai nostri artigiani riproponendone le arti e i mestieri”, ha affermato Alonso Alvarez di PSSI.
FM e PSSI hanno commissionato uno sforzo congiunto per riprodurre due degli iconici vasi giganti, facendo da ponte tra il settore industriale e quello artigianale della regione.
Processo
PSSI ha condotto il processo di ingegneria inversa eseguendo la scansione 3D del vaso originale e creando modelli CAD stampabili in 3D dei modelli delle staffe superiore e inferiore per la fusione. PSSI 3D ha stampato i modelli di grandi dimensioni utilizzando l’estrusione di pellet sulla stampante Atlas e ha rifinito a mano le parti con stucco per carrozzeria e levigatura per una finitura liscia.
FM ha fuso il modello in acciaio e acciaio inossidabile e ha dato a ciascuno una finitura azzurrata e lucidata a specchio. Il tempo necessario per produrre i modelli è stato dimezzato con la stampa 3D rispetto ai metodi tradizionali di lavorazione CNC. Complessivamente, ci sono voluti 1,5 giorni per creare i modelli con la stampa 3D, a causa della produzione non presidiata sull’Atlas. Per mantenere i costi competitivi, la stampa 3D dei modelli richiede anche la metà del personale rispetto ai metodi tradizionali di creazione dei modelli.